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SDN n. 3/2017






Sindrome Down Notizie
Periodico quadrimestrale

Il tema
Lavoro, a che punto siamo
La prima "azione" ufficiale promossa dall'AIPD sul tema dell'inserimento lavorativo risale al 1992, quando venne realizzata la ricerca “Un posto per tutti, analisi di esperienze lavorative di adulti con sindrome di Down". Un'indagine (da cui poi fu tratto l'omonimo volume, autrici Ester Sampaolo e Patrizia Danesi, edizione Il Cerro), caratterizzata da un approccio "reale" al mondo del lavoro con la tecnica dello studio del "caso": si analizzarono solamente le storie di veri lavoratori, assunti con contratto di lavoro dipendente, escludendo tutte quelle esperienze che, allora, venivano assimilate, impropriamente, al lavoro come ad esempio, i centri diurni, i laboratori protetti e altro, dove persone con sindrome di Down erano impegnate ma senza alcun contratto e certamente senza alcuna retribuzione.

I numeri, considerando la valenza nazionale della ricerca pur realizzata con le limitate risorse dell'associazione, furono minimali: 34 lavoratori. Ma già da quelle storie 
emerse con fermezza quali dovessero
essere le caratteristiche irrinunciabili per il successo di un inserimento lavorativo:
formazione, tirocinio, tutoraggio, progettazione, collocamento mirato,  coinvolgimento dei colleghi, coinvolgimento delle famiglie.
Le conclusioni di quella ricerca furono che:
- lavorare è possibile;
- lavorare è importante;
- non un lavoro, ma tanti lavori;
- potevano essere di più.

Dopo 25 anni, le caratteristiche irrinunciabili e le conclusioni di quella prima indagine restano ancora punti fermi, base di partenza per tutti i progetti di inserimento al lavoro delle persone con sindrome di Down.

E oggi, a che punto siamo?

Nel frattempo presso l'AIPD è nato l'Osservatorio sul mondo del lavoro e in molte sezioni locali i SIL, Servizi di Inserimento Lavorativo.







 
SDN 3/2017